Il Caso Red Bull: Perché Red Bull Si Chiama Così e Come un’Idea Thailandese È Diventata un’Icona Globale
Red Bull è oggi il marchio di bevande energetiche più famoso al mondo, con un logo iconico, eventi estremi e uno slogan che tutti conoscono: “Red Bull ti mette le ali”.
Ma pochi sanno che Red Bull non è nata in Austria e il suo nome non è stato inventato da un team di marketing europeo.
Red Bull è in realtà una versione rebrandizzata di una bevanda thailandese chiamata Krating Daeng, che veniva venduta ai camionisti e agli operai per rimanere svegli durante i turni di lavoro massacranti.
La storia di come Krating Daeng sia diventata Red Bull e abbia conquistato il mondo è un caso perfetto di branding geniale, rebranding aggressivo e una strategia di posizionamento rivoluzionaria.
Dalla Thailandia all’Austria: La Vera Origine di Red Bull
Negli anni ‘70, in Thailandia, il businessman Chaleo Yoovidhya creò una bevanda energetica chiamata Krating Daeng, che significa “Toro Rosso” in thailandese.
Era una bevanda dolcissima e molto caffeinata, venduta in piccole bottigliette di vetro senza gasatura. Il target principale? Camionisti, operai e lavoratori manuali che avevano bisogno di rimanere svegli durante i turni di lavoro faticosi.
Krating Daeng divenne molto popolare in Thailandia, ma era totalmente sconosciuta nel resto del mondo.
L’Incontro con Dietrich Mateschitz: Il Rebranding Geniale
Nel 1982, un imprenditore austriaco, Dietrich Mateschitz, lavorava per una multinazionale e viaggiava spesso in Asia.
Durante un viaggio in Thailandia, provò Krating Daeng per combattere il jet lag e notò qualcosa di straordinario: funzionava davvero.
Mateschitz vide immediatamente il potenziale della bevanda, ma capì che per portarla in Europa e negli Stati Uniti doveva cambiare completamente il suo posizionamento.
Così propose un accordo a Chaleo Yoovidhya:
- Avrebbero creato una versione occidentale della bevanda.
- L’avrebbero chiamata Red Bull, traducendo il nome Krating Daeng in inglese.
- Avrebbero aggiunto gas per renderla più simile a una soda.
- Avrebbero trasformato una bevanda per camionisti in un simbolo di energia e adrenalina per giovani e sportivi.
I due fondarono Red Bull GmbH nel 1984, con sede in Austria, e modificarono la formula per adattarla ai gusti occidentali.
Il Nome Red Bull: Perché Funziona Così Bene?
Mateschitz sapeva che il nome Red Bull doveva essere potente, facile da ricordare e capace di evocare energia, forza e resistenza.
Ecco perché è un nome perfetto per un brand di bevande energetiche:
- È corto e memorabile → Due parole, facili da pronunciare in qualsiasi lingua.
- Evoca potenza e aggressività → Il toro rosso è un simbolo di forza, energia e determinazione.
- Funziona perfettamente in inglese → Suona internazionale e ha un significato chiaro per tutti.
Inoltre, il nome Red Bull si presta benissimo a slogan e storytelling, come il celebre “Red Bull ti mette le ali”, che enfatizza l’idea di energia istantanea.
Il Marketing Rivoluzionario di Red Bull: Niente Pubblicità Tradizionale, Solo Esperienze Estreme
Mateschitz sapeva che Red Bull non poteva competere con Coca-Cola o Pepsi con la pubblicità tradizionale.
Quindi decise di inventare un nuovo modo di fare marketing:
- Invece di spendere milioni in spot TV, Red Bull ha creato eventi estremi (paracadutismo, Formula 1, acrobazie aeree).
- Invece di vendere solo una bevanda, ha venduto uno stile di vita legato all’adrenalina, alla velocità e alla competizione.
- Ha sponsorizzato gli sport più folli del mondo, dai salti con la moto al Red Bull Air Race.
- Ha creato l’evento mediatico più clamoroso della storia, il salto dallo spazio di Felix Baumgartner nel 2012, che ha generato milioni di visualizzazioni e ha trasformato Red Bull in il brand dell’estremo per eccellenza.
Red Bull Ha Creato il Proprio Mercato (Letteralmente)
Negli anni ‘80, nessuno sapeva cosa fosse una “bevanda energetica”.
Red Bull ha inventato la categoria dal nulla, posizionandosi come la bevanda perfetta per studenti, lavoratori e atleti che avevano bisogno di energia immediata.
Risultato? Oggi Red Bull domina il settore, vendendo oltre 10 miliardi di lattine all’anno in più di 170 paesi.
Lezioni di Marketing dal Caso Red Bull
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Il rebranding può trasformare un prodotto di nicchia in un fenomeno globale
- Krating Daeng era una bevanda per camionisti in Thailandia.
- Red Bull è un’icona di stile di vita per giovani e sportivi.
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Il marketing esperienziale vale più della pubblicità tradizionale
- Red Bull non vende una bevanda, vende un’esperienza legata all’adrenalina e agli sport estremi.
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Creare un nuovo mercato è meglio che competere in uno già esistente
- Red Bull ha inventato la categoria delle bevande energetiche, invece di provare a competere con le bibite classiche.
Conclusione: Red Bull, Un Nome che Ha Cambiato il Mondo
Red Bull è la prova che un nome giusto, un posizionamento perfetto e una strategia di marketing audace possono trasformare un prodotto qualsiasi in un impero globale.
Se Mateschitz non avesse visto il potenziale di Krating Daeng e non l’avesse trasformato in Red Bull, oggi le bevande energetiche probabilmente non esisterebbero come le conosciamo.
La prossima volta che bevi una lattina di Red Bull, ricorda che non stai solo consumando una bevanda, ma un capolavoro di marketing nato da un’intuizione geniale in un piccolo chiosco thailandese.